Descrizione
william ritt – clarence gray
BRICK BRADFORD
NEL TERZO MILLENNIO
The Third Millenium
aka Millennium Three
tavole domenicali / sunday pages dal 07-10-1945 al 20-01-1946
Brick Bradford, creato da William Ritt e Clarence Gray nel 1933, รจ probabilmente ancora oggi il piรน affascinante comics di fantascienza ed avventura di tutti i tempi. In Italia non ebbe grandi fortune, sia perchรฉ in parte โoscuratoโ da Flash Gordon e dallโUomo Mascherato con i quali condivideva le pagine dei giornali a fumetti, sia perchรฉ passรฒ piรน volte attraverso cambiamenti di nome (Guido Ventura, Giorgio Ventura, Marco Spada, Antares, Carcarlo Pravettoni e poi Bat Star) che ne compromisero una trasparente riconoscibilitร . Infine perchรฉ le sue avventure, spesso lunghissime, videro raramente la luce nel formato albo, e piuttosto furono diffuse a puntate settimanali dai giornali, peraltro spesso incomplete.
Questa magnifica edizione amatoriale gli rende finalmente giustizia, con una proposta artisticamente ed intellettualmente adeguata, integrale, fedele e coerente, in albi di enorme formato e di qualitร superiore che massimizzano la fruizione di un prodotto fumettistico eccelso valorizzandone opportunamente l’ impatto visivo e sequenziale delle strisce giornaliere ed esaltando l’esuberanza grafica e cromatica delle tavole domenicali
I temi piรน ricorrenti nello sterminato ed interminabile serial sono quelli del fantasy esotico e endogeno, con le scorrazzate ad Amaru e in mondi selvaggiamente misteriosi e misteriosamente dimenticati dall’ inesorabile rastrellamento delle esplorazioni geografiche dell’epoca moderna, con affascinanti atmosfere molto influenzate dalle suggestioni arcano-antropologiche di ancestrali romanzieri guida come Burroughs (ovviamente non William ma Edgar Rice, l’ideologo di Tarzan e Pellucidar), Conan Doyle e Robert E. Howard, ma strizzando l’occhio anche alle generazioni future con innesti letterari premonitori come gli automi e i robottini, a rinforzo e stimolo della riflessione e della fantasia di autori in formazione come Asimov (piรน avanti invece la serie prenderร la piega degenerativa e scompaginata di space-opera vera e propria con l’ introduzione surrettizia di una inverosimile macchina del tempo, regredendo agli assiomi narrativi piรน peculiari, ortodossi ed oltranzisti di H.G. Wells)
NONOSTANTE LA COLLANA ABBIA UNA NUMERAZIONE UN PO’ COMPLICATA E STRAMPALATA CHE NON VALE NEMMENO LA PENA DI CERCARE DI COMPRENDERE, PER QUANTO RIGUARDA L’ ORDINE DI PUBBLICAZIONE DELLE TAVOLE DOMENICALI DEL PERSONAGGIO QUESTO FASCICOLO E’ CRONOLOGICAMENTE IL DICIASSETTESIMO (OPPURE 37ยฐ SE VOGLIAMO TENERE CONTO DI NUMERI TRIPLI E DOPPI FACENDOCI ANCORA DI PIU’ DEL MALE)
Non essendo i baldanzosi redattori riusciti neanche stavolta ad escogitare nulla di meglio, per la cover di questo numero รจ stata ripresa pari pari la prima delle tavole interne
Collana GERTIE DAILY , N.42, gennaio 1978
EDITRICE COMIC ART, ALBO GIGANTE SPILLATO IN GRANDISSIMO FORMATO (CM.31,8×43,5) , 16 PAGINE + COPERTINA, TUTTO A COLORI
FASCICOLO IN CONDIZIONI OTTIME, GRAFFETTE UN PO’ OSSIDATE
Brick Bradford รจ un fumetto di fantascienza ideato nel 1933 da William Ritt (testi) e Clarence Grey (disegni).
In Italia, per diversi motivi, Brick Bradford venne tradotto con nomi diversi e pittoreschi, tra cui Bruno Arceri, Guido Ventura, Giorgio Ventura, Guido Delani, Antares, Marco Spada e Bat Star.
Originariamente distribuito dalla Central Press Association, una succursale della King Feature, il fumetto raccolse l’ereditร di storie come Skyroads, Buck Rogers e Flash Gordon, trattando tematiche quali l’esistenza dei dinosauri, viaggi intergalattici, robot e mondi sub-atomici.
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BRICK BRADFORDOriginal Medium: Newspaper comics |
The daily strip began August 21, 1933, distributed by Central Press Association, which also did the strip Room & Board was named after. This small and little-remembered syndicate was a subsidiary of King Features, a leader in comics since the very beginning. Central specialized in small town papers, so it was some time before Brick was seen in the larger population centers, with their more sophisticated audiences. Nonetheless, readers responded well to storylines involving robots, dinosaurs, sub-atomic worlds and suchlike, and a weekend version was added 15 months later. Many client papers didn’t publish Sunday editions, so the weekend strip debuted on Saturday, November 24, 1934.
Brick was created by writer William Ritt, a journalist based in Cleveland, Ohio (where, just about when Brick debuted, Jerry Siegel and Joe Shuster were starting to develop Superman), and artist Clarence Gray (no relation to Little Orphan Annie creator Harold Gray). Ritt was apparently not shy about displaying his extensive education for the entertainment of readers, as story points often hung on details of classical mythology or the esoterica of modern science. But he was also a devotee of the more popular arts, and plots moved along at the breakneck pace of the best pulp magazine adventures.
Within a few months, the strip was appearing in larger papers, and the weekend version had taken the form of a regular Sunday page. A topper was added on April 20, 1935, called The Time Top. As the title suggests, it involved a top-shaped vehicle that could travel in time โ beating out Doc Wonmug’s device in Alley Oop by more than four years, as the first regularly-appearing time machine in comics. This series lasted only a couple of months, but it wasn’t forgotten โ on Oct. 17, 1937, the Time Top became a regular part of Brick’s Sunday adventures. Whereas Oop’s time traveling was limited to the past, Brick mostly visited the future. Thus, the entire cosmos became open to him. In the dailies, tho, Brick stuck to the present era.
When King Features got into comic books, so did Brick Bradford. Reprints of the strip appeared in the back pages of King Comics starting with the very first issue (April, 1936), along withBarney Google, Henry, Bringing Up Father and other syndicate properties. (Popeye was the central figure on the cover.) King’s Ace Comics reprinted Brick from 1947-49. He had his own title, also consisting of strip reprints, for a few months in 1948, published by Standard Comics (Fighting Yank, Supermouse). The only original Brick Bradford stories to appear in comic book form were published in the late 1960s by King Comics, in the back pages of titles devoted to The Phantom and Mandrake the Magician.
Brick also appeared in a Big Little Book from Whitman Publishing, and, in 1947, a 12-chapter Columbia Pictures serial.
In the mid-1940s, Ritt apparently grew less interested in Brick Bradford, and the scripts showed it. He finally moved on in 1948, relinquishing first the daily and then the Sunday to Gray. The artist handled the entire job by himself until 1952, when health problems forced him to give up the dailies. Paul Norris, who for four years had been handling Jungle Jim for King, took over. Gray died five years later, whereupon Norris took over the Sunday as well. Norris had already made a mark on comics by co-creating Aquaman for DC, and is also known for his work onSecret Agent X-9, Vic Jordan and other features, but Brick Bradford eventually eclipsed everything else he did in the field.
Brick kept on having adventures for decades, continuing to do so on contemporary Earth in the dailies and in outer space of the future on Sundays; and Norris kept on writing and drawing them. But like most story strips, its circulation gradually decreased. When Norris retired, the Brick Bradford series was retired with him. The final daily appeared on April 25, 1987, and the final Sunday two weeks later.
Il primo viaggiatore del tempo della storia delle nuvole parlanti debuttรฒ in striscia e in b/n nel 1933 sui principali quotidiani Usa della Central Press Association, ma a causa della sua immediata popolaritร , giร l’anno successivo le pubblicazioni delle strisce debordarono verso la piรน consumata e consolidata edizione domenicale a colori. Nel 1935 l’eroe fantascientifico conquistava un posto su un periodico a fumetti della King Feature . Creatori del personaggio erano William Ritt e Clarence Gray .
La prima storia dell’avventuroso Brick , รจ ambientata ad Amarรน la cittร sottomarina. I comprimari di Bradford nelle avventure di Ritt e Gray, sono la “bella” June Salisbury, prima fidanzata e poi moglie di Brick, e lo scienziato amico Kalla Kopak , accanto a loro c’รจ sempre o quasi il cattivo di turno, il quale molto spesso indossa i panni dello scienziato pazzo nonchรจ malvagio, altre volte รจ un capo popolo ribelle, altre ancora un dittatore, nella migliore tradizione dei comics. Disegnatore ufficiale del fumetto dopo la morte di Clarence Gray nel 1956 รจ diventato Paul Norrische ha seguito l’evoluzione del personaggio per tutta la durata delle sue pubblicazioni fino al 1987 data di conclusione ufficiale della saga.
Brick ha lavorato a lungo anche nel nostro paese, ma visti gli anni in cui si รจ esibito sui nostri lidi, il suo nome e il suo aspetto sono stati spesso soggetti a “naturalizzazioni autartiche” nella migliore tradizione dell’italia fascista. La chioma bionda di Bradford รจ stata spesso tinta di nero, colore piรน italiaco, e il suo nome รจ diventato: Bruno Arceri , Marco Spada, Guido o Giorgio Ventura oppure ancora Antares e Bat Star.
Brick Bradford รจ stato portato anche al cinema , e in particolare le avventure del biondo cacciatore di misteri hanno avuto, nel periodo di massimo splendore della serie a fumetti, una serializzazione marcata Columbia intitolata “Il sorprendente soldato di ventura “. L’anno era il 1948 e le puntate della serie furono 15. Nel ruolo di Bradford c’era Kane Richmond mentre June era interpretata da Linda Johnson.

Brick e June


Brick Bradford, strip

Brick Bradford in Comic Book

Locandina del Film


Brick Bradford
La popolaritร di Brick Bradford aumentรฒ in fretta, tanto che fu dato inizio, il 24 novembre1934, ad una ulteriore edizione del fumetto in un supplemento a colori del fine settimana, anche se veniva giร pubblicato sullโedizione domenicale dei principali quotidiani giร nel 1933. Il 20 aprile 1935, i creatori di Brick Bradford aggiunsero una macchina del tempo (in grado di viaggiare nel passato e nel futuro) chiamata The Time Top (simile a quella che avrร Alley Oopviaggio nel tempo.
In seguito, le serie di Brick Bradford vennero ristampate su albi dalla King Feature, tra cui King Comics, dallโAprile 1936 (con Barney Google, Henry, Popeye, Bringing Up Father e altri) e Ace Comics, dal 1947 al 1949. Quando le vecchie storie furono ristampate, iniziรฒ una nuova serie con Brick nello Standard Comics (insieme a Fighting Tank e Supermouse), ma la serie fu presto cancellata. Brick Bradford riapparve di nuovo nel 1960 in King Comics, con storie inedite, insieme ad altri classici come The Phantom e Mandrake.
Dal fumetto รจ stato anche tratto lโomonimo film, una famosa serie di libri (per la collana Big Little Books) e un serial in 15 puntate prodotto dalla Columbia Pictures nel 1947.
Le serie terminarono il 25 aprile 1987. Ritts abbandonรฒ Brick Bradford giร nel 1948, Gray ebbe invece problemi di salute nel 1952 mentre Norris (che giunse piรน tardi, dopo aver aiutato a creare personaggi come Aquaman, Secret Agent X-9, Vic Jordan e Jungle Jim) si ritirรฒ nel 1987.
Dal 21 agosto 1933 alla primavera del 1987 il biondo e scultoreo eroe americano imperversa, a volte con il suo vero nome e piรน frequentemente sotto mentite spoglie, dalle pagine delle migliori testate italiane. Creato da William Ritt per i testi e Clarence Gray per i disegni , ha modo di spaziare per tutti gli universi conosciuti ed ignoti, spostandosi a suo piacere anche nel tempo a bordo della Cronosfera. Dal 1949 Gray realizza testi e disegni, ma dal 1952 per le striscie quotidiane e dal 1957 alla sua morte anche per le tavole domenicali, il personaggio passa di mano a Paul Norris, un onesto artigiano del disegno che non รจ certo allโaltezza dei suoi predecessori. Cosรฌ ala lโinteresse e, nel 1987, la serie si chiude.
Nel campo dellโ avventura ed in quello della fantascienza, Brick Bradford ci ha offerto alcune delle piรน interessanti ed avvincenti storie a fumetti. Ventโanni fa un referendum fra i lettori di una rivista specializzata indicรฒ largamente al primo posto “Viaggio in una moneta” come la migliore avventura in assoluto pubblicata finโallora in Italia.
Apro una parentesi per i lettori che non fossero addentro nel campo dei fumetti (doppiamente benvenuti a questa rubrica). Ho parlato qui sopra di striscie giornaliere e tavole domenicali; negli USA i fumetti vengono pubblicati quasi esclusivamente sui giornali quotidiani che, dal lunedรฌ al sabato, pubblicano in bianco e nero le striscie di diversi personaggi. Ogni striscia รจ composta da una a 4 figure ed il lettore legge di giorno in giorno come si evolve la trama. Lโautore sovente presenta una situazione conclusa nella striscia, ma per le grandi avventure bisogna proprio aspettare il giorno dopo per sapere se il pugno dato รจ arrivato a destinazione od il bacio richiesto viene concesso o ricusato. Queste sono le striscie giornaliere (SG). Alla domenica si trova invece allegato al giornale un supplemento a colori che contiene gli stessi personaggi della settimana piรน eventuali altri, ma a piena tavola. Il bello della storia รจ che la storia (ripetizione voluta ) รจ quasi sempre diversa da quella in corso durante la settimana. Abbiamo cosรฌ le tavole domenicali (TD). Diversamente, da noi, salvo qualche eccezione, i fumetti hanno un loro giornale. Capita poi che un editore acquisti i diritti di pubblicazione per le striscie giornaliere ed un suo collega quelli per le tavole domenicali. Negli anni โ30 succede poi che per distinguersi nella produzione si cambia il nome dei personaggi, e il lettore non ci capisce piรน nulla. Ad esempio Cino e Franco in versione Nerbini vengono chiamati Tim e Tom su Topolino, giornale che pubblica le tavole domenicali.
Brick Bradford รจ conosciuto con il suo vero nome quando LโAudace pubblica negli anni โ30 le sue tavole domenicali, ma su altre testate prende altri nomi. Penso che Brick Bradford sia il personaggio al quale รจ stato appioppato il maggior numero di nomi diversi.
Settebello, un settimanale umoristico degli anni โ30 pubblica a puntate la prima avventura giornaliera del nostro eroe chiamandolo Bruno Arceri. Sui Tre Porcellini e su Topolino della Mondadori gli appioppano il nome di Guido Ventura e gli fanno diventare neri i biondi capelli per italianizzarlo. Per la Mondadori vive le sue piรน belle avventure giornaliere da “Le isole sotto i ghiacci” a “Viaggio in una moneta”, a “La fortezza di Alamoot”, storia edita nel 1938-1940 che per motivi allora incomprensibili fu chiusa bruscamente rimandando il lettore ad altre avventure. I motivi erano politici: il contenuto della storia e la sua provenienza dagli Stati Uniti ne vietavano la prosecuzione: eravamo in guerra. Lessi soltanto trentโanni dopo, in una edizione integrale per collezionisti, come finiva lโavventura.

Nel 1944 in una versione ad album di “Nel mondo degli atomi”, alias “Viaggio in una moneta”, il nostro eroe si chiama Guido Delani. Questa famosa storia ci narra le peripezie di Brick Bradford nel mondo degli atomi. Il professor Kalla Kopak trova il modo di rimpicciolire ed ingrandire allโestremo persone ed oggetti. Costui, assieme a Brick, alla morosa di Brick, e ad un viaggiatore clandestino che farร una brutta fine, parte per un viaggio nellโinfinitamente piccolo, in una moneta di rame da un centesimo a bordo di unโenorme sfera munita di tutti gli aggeggi necessari alla bisogna. La sfera si alza dai suoi appoggi, comincia a rimpicciolire rapidamente, si avvicina alla moneta, vi si introduce. Uno degli scienziati che assiste alla scena segue il tutto con il microscopio finchรฉ รจ possibile. Poi tutti si avviano allโuscita del laboratorio per chiuderlo. Ma lโultimo della fila si blocca: dalla moneta sta giร riapparendo la sfera con i nostri eroi reduci dal lungo viaggio in altri mondi abitati da strani esseri, buoni e cattivi, maschi e femmine, con e senza ali. Tutti si erano scordati il vecchio Einstein e la sua legge della relativitร : nellโ infinitamente piccolo i tempi sono infinitamente brevi. Cosรฌ unโavventura che per i nostri eroi รจ durata dallโ 8 febbraio al 24 luglio 1937, nel nostro mondo รจ durata sรฌ e no qualche secondo.
Oltre al giร citato Giorgio Ventura, abbiamo Antares, Marco Spada, Bat Star: tutti nomi usati di volta in volta dai vari editori per presentare le avventure di Brick in salsa diversa.

Il nostro eroe รจ stato anche plagiato. Nel 1949, nelle pagine interne de Il Giornalino, compare la storia intitolata “Lโisola di Kura-Kura” di un non meglio precisato U. Nava. Penso che la direzione del periodico abbia accettato in buona fede il lavoro di questo signore; la guerra รจ finita da poco, la conoscenza nel campo fumettistico non รจ generalmente gran che, i disegni sono bellissimi, il testo per la veritร un poโ meno: ovvio che accettino di buon grado di pubblicare la storia. Peccato che i disegni siano semplicemente un collage delle tavole domenicali di Brick Bradford. Al nostro eroe, che compare con il nome di Joan Herbert, hanno solo applicato un paio di baffetti.
Arriviamo finalmente alle edizioni integrali, cronologiche, per collezionisti, quasi sempre non reperibili nei soliti circuiti librari o nelle edicole e che si possono ordinare direttamente agli editori od acquistarle nelle mostre-mercato specializzate. Sono delle magnifiche edizioni che ci permettono finalmente di leggere le avventure di Brick Bradford ed altri eroi dei fumetti in modo integrale e corretto. Anchโio ne sono in possesso. Perรฒ il vecchio giornalino che si aspettava di settimana in settimana all’edicola era tutt’un’altra cosa.