Descrizione
PREMESSA: LA SUPERIORITA’ DELLA MUSICA SU VINILE E’ ANCOR OGGI SANCITA, NOTORIA ED EVIDENTE. NON TANTO DA UN PUNTO DI VISTA DI RESA, QUALITA’ E PULIZIA DEL SUONO, TANTOMENO DA QUELLO DEL RIMPIANTO RETROSPETTIVO E NOSTALGICO , MA SOPRATTUTTO DA QUELLO PIU’ PALPABILE ED INOPPUGNABILE DELL’ ESSENZA, DELL’ ANIMA E DELLA SUBLIMAZIONE CREATIVA. IL DISCO IN VINILE HA PULSAZIONE ARTISTICA, PASSIONE ARMONICA E SPLENDORE GRAFICO , E’ PIACEVOLE DA OSSERVARE E DA TENERE IN MANO, RISPLENDE, PROFUMA E VIBRA DI VITA, DI EMOZIONE E DI SENSIBILITA’. E’ TUTTO QUELLO CHE NON E’ E NON POTRA’ MAI ESSERE IL CD, CHE AL CONTRARIO E’ SOLO UN OGGETTO MERAMENTE COMMERCIALE, POVERO, ARIDO, CINICO, STERILE ED ORWELLIANO, UNA DEGENERAZIONE INDUSTRIALE SCHIZOFRENICA E NECROFILA, LA DESOLANTE SOLUZIONE FINALE DELL’ AVIDITA’ DEL MERCATO E DELL’ ARROGANZA DEI DISCOGRAFICI .
EAGLES
on the border
Gli Eagles sono stati probabilmente il gruppo musicale country–rock di maggior successo nella storia della musica. Il loro disco Their Greatest Hits (1971-1975) ha venduto solo negli Stati Uniti 29 milioni di copie.
Disco LP 33 giri , 1974, asylum , K 43005 , italia
OTTIME CONDIZIONI, vinyl ex++/NM , cover ex+
On the Border is the third studio album by the American rock band Eagles, released in 1974 (see 1974 in music). Don Felder joined the band during the recording of this album.
- Interprete: Eagles
- Etichetta: Asylum Records
- Catalogo: K 43005
- Matrici: K 43005 – 1 / K 43005 – 2
- Data di pubblicazione: 1974
- Data matrici : 6/4/74
- Supporto:vinile 33 giri
- Tipo audio: stereo
- Dimensioni: 30 cm.
- Facciate: 2
- grey label, white paper inner sleeve with credits
Track listing
- ALREADY GONE (Jack Tempchin/Robb Strandlin) 4:13
- YOU NEVER CRY LIKE A LOVER (John David Souther/Don Henley) 4:02
- MIDNIGHT FLYER (Paul Craft) 3:58
- MY MAN (Bernie Leadon) 3:30
- ON THE BORDER (Don Henley/Bernie Leadon/Glenn Frey) 4:28
- JAMES DEAN (Jackson Browne/Glenn Frey/John David Souther/Don Henley) 3:36
- OL’ ’55 (Tom Waits) 4:22
- IS IT TRUE? (Randy Meisner) 3:14
- GOOD DAY IN HELL (Don Henley/Glenn Frey) 4:27
- BEST OF MY LOVE (Don Henley/Glenn Frey/John David Souther) 4:35
Personnel
- Glenn Frey – lead vocals, lead guitars, piano
- Don Henley – lead vocals, drums, guitar
- Bernie Leadon – lead vocals, lead guitars, banjo, steel guitar
- Randy Meisner – lead vocals, bass
- Don Felder – electric guitar,
This is somewhere on the border between country rock (The Byrds) and
sophisticated studio rock (Steely Dan). The range is remarkable
sometimes, by design. Eagles were patterned after bands like The Byrds
and Buffalo Springfield who had an arsenal of ideas (and styles) at
their disposal. Not surprisingly, it’s Don Henley and Glenn Frey who
make the biggest mark. Henley’s “The Best of My Love” gave Eagles their
first #1 hit while Frey’s “Already Gone” coasted comfortably into the
Top 40. (It remains one of the great “kiss off” songs of all time.) The
rest of the record has its moments. “James Dean” deflates the legend
with a cranky cuteness (sorry, that’s best I could do), Randy Meisner
contributes the likeable “Is It True” (with shades of George Harrison’s
country delivery) and Don Henley puts on his city clothes for the
sophisticated title track (which would have been my choice for the
third single). Personalities begin to crystallize on this record that
cover the full spectrum from country to rock: Meisner and Leadon at the
one end, Henley at the other, with Frey in the middle (and Felder in
the background). Personally, I’m less interested in the country
stylings of “Midnight Flyer.” But when the band plays country with a
clean studio attack (“My Man”) it’s no less effective than Steely Dan’s
steel guitar opi (“Pearl of the Quarter,” “Fire In The Hole”). On The
Border also marked the beginning of the band’s relationship with
producer Bill Szymczyk, who re-recorded most of the tracks that Glyn
Johns had already done. The result was a punchier, cleaner sound that
would serve them well throughout the ‘70s.
back cover |
The Eagles are an American rock band that was formed in Los Angeles, California
during the early 1970s. With five Number 1 singles and six Number 1
albums, the Eagles were one of the most successful recording artists of
the decade. At the end of the 20th century, two of their albums, Eagles: Their Greatest Hits 1971–1975 and Hotel California, ranked among the ten best-selling albums according to the Recording Industry Association of America. The best-selling studio album Hotel California is rated as the thirty-seventh album in the Rolling Stone list “The 500 Greatest Albums of All Time“, and the band was ranked number 75 on Rolling Stone‘s 2004 list of the 100 Greatest Artists of All Time. They are also the best-selling American group ever, with Eagles: Their Greatest Hits 1971–1975 being the best-selling album in the U.S. to date.
The Eagles broke up in 1980, but reunited in 1994 for Hell Freezes Over, a mix of live and new studio tracks. They have toured intermittently since then, and were inducted into the Rock and Roll Hall of Fame in 1998.
In 2007, the Eagles released Long Road out of Eden, their first full studio album in 28 years.
Eagles sono una delle formazioni più rappresentative di country rock
statunitense degli anni ’70. Il chitarrista Bernie Leadon (impegnato
anche al banjo, mandolino e voce) (1947, Minneapolis, Stati Uniti), il
chitarrista e cantante Glenn Frey (1948, Detroit), il bassista Randy
Meisner (1946, Scottsbluff, Nebraska, Stati Uniti) e il batterista Don
Henley (1947, Gilmer, Texas) lavorano per la prima volta insieme in
occasione dell’incisione dell’album Silk Purse (1970) di Linda
Ronstadt. I membri della formazione possono vantare un’esperienza
musicale di tutto rispetto: Leadon proviene dagli Hearts & Flowers,
dal gruppo Dillard-Clark e dai Flying Burrito Brothers; Meisner ha
militato nel gruppo The Poor, poi nei Poco e nella Rick Nelson &
The Stone Canyon Band; Frey ha suonato con John David Souther nella
formazione Longbranch Pennywhistle; Henley ha militato nel gruppo
texano Shiloh.
Il primo album Eagles (giugno 1972) è già un discreto
successo, anche grazie al brano “Take It Easy” (scritto da Frey e
Jackson Browne). Gli ingredienti del loro successo sono le gradevoli
armonie vocali costruite su una miscela sonora di country e di rock
molto adatti al pubblico radiofonico statunitense.
Il successivo album Desperado (aprile 1973) è giudicato il
loro capolavoro. Oltre a un rock di facile assimilazione, spuntano
elementi che richiamano il vecchio Far West, epoca assai cara al
pubblico statunitense. La dolce ballata che dà il titolo all’album
diventa uno dei cavalli di battaglia della band. Nel 1974 entra nel
gruppo il chitarrista Don Felder (1947, Gainesville, Florida, Stati
Uniti) proveniente dai Flow.
Nel marzo 1974 viene pubblicato il terzo album On The Border, in cui trovano spazio anche brani di altri artisti (tra cui un’ottima versione di “l’55”, firmata da Tom Waits). La lenta ballata “The Best Of My Love” scala le classifiche di vendita, diventando il primo vero grande successo della band.
L’album One Of These Nights (giugno1975) è un successo
strepitoso e, grazie ai singoli Take It To The Limit e One Of These
Nights, impone la band nelle preferenze musicali dei giovani amanti del
rock. Bernie Leadon viene sostituito da Joe Walsh (1947, Wichita, Stati
Uniti), chitarrista della James Gang e dei Barnstorm nonché autore di
alcuni album solisti.
L’entrata di Walsh orienta il suono degli Eagles verso atmosfere più rock, come testimonia l’album Hotel California
(dicembre 1976): la chitarra governata da Walsh ha la possibilità di
mettersi in evidenza in ogni traccia, a cominciare dalla celeberrima,
struggente title track, che diventa presto uno dei massimi hit della
band californiana. Il disco risulta essere (antologie escluse) il più
venduto della band, un evidente premio all’avvenuto abbraccio con
sonorità più marcatamente rock.
All’apice della popolarità gli Eagles rallentano la propria
attività e solo nel settembre 1979, dopo che anche Randy Meisner
abbandona il gruppo per poi essere sostituito da Timothy B. Schmit
(1947, Sacramento, California), pubblicano The Long Run, album
manifestamente commerciale e assai gettonato dalle stazioni radio in FM
statunitensi grazie a brani aggressivi come “Heartache Tonight” e “The
Long Run”, e al celebre lento “I Can’t Tell You Why”. Dagli inizi degli
anni ’80 i singoli membri della formazione intraprendono o, nel caso di
Walsh, proseguono una carriera solista. Particolarmente fortunata nel
caso di Don Henley.
Nel 1994 Henley, Frey, Walsh, Felder e Schmit riformano gli Eagles
per una tournée. Nel novembre dello stesso anno viene pubblicato Hell Freezes Over,
nel quale trovano spazio quattro nuove canzoni (tra cui l’hit “Get Over
It”) e undici versioni live di vecchi cavalli di battaglia della band.
La nascita e il primo album
Il gruppo nasce nel 1971 per opera dei fondatori Glenn Frey (chitarra) e Don Henley (batteria). L’anno seguente vengono assoldati altri due elementi: Bernie Leadon (chitarra e mandolino) e Randy Meisner (basso). Con questa formazione il gruppo pubblica nel 1972 il primo album, Eagles. Il lavoro, sorretto da alcune hit di buon successo come Take it Easy e Witchy Woman,
fa conoscere la band a tutta l’impresa discografica dell’epoca; in
breve tempo, gli Eagles diventano il punto di riferimento della musica
della west-coast di quel periodo alla stregua di un’altra band dell’epoca, i Poco.
Cambio di stile: Desperado e On the Border
Proprio dallo stile dei Poco gli Eagles si discostano sensibilmente dopo il secondo album Desperado (accolto tiepidamente dal pubblico), e optano per un ritmo più influenzato dal rock che dal country. Nel 1974, con l’ausilio di un nuovo elemento (la chitarra solista Don Felder) la band pubblica On the Border, in cui si trova il primo singolo da prima posizione in classifica: The best of my Love.
Le tensioni e poi il capolavoro: Hotel California
Col successo, però, nascono anche alcune tensioni all’interno della
banda. Leadon, decisamente orientato al country, non apprezza la svolta
elettrica in corso. All’indomani della pubblicazione del quarto lavoro della band (One of these nights), Leadon abbandona (nel 1975).
Leadon viene rimpiazzato da un nuovo chitarrista dall’anima decisamente rock, Joe Walsh. L’anno seguente gli Eagles pubblicano Hotel California riconosciuto universalmente come il capolavoro del gruppo. Il successo di vendite e di critica proietta la band nell’olimpo del rock, dando un impulso deciso anche alla raccolta pubblicata pochi mesi prima, Their greatest Hits, che si avvia rapidamente verso il record assoluto di vendite negli USA (recentemente è diventato il disco più venduto negli USA).
Ancora in crisi
Maggiore successo coincide anche con maggiori lacerazioni in seno al
gruppo, il bassista Randy Meisner getta la spugna dopo diverse risse
con i compagni d’avventura, e il suo posto viene preso da Timothy B. Schmit (reduce dall’esperienza maturata con i Poco, in cui guarda caso aveva sostituito lo stesso Meisner).
Il gruppo entra in crisi creativa, le canzoni non riescono più a
uscire dalle penne dei cinque membri e prima di vedere l’uscita del
nuovo album passeranno 3 anni (un’enormità per una band da un LP all’anno). The Long Run il sesto album della band esce sul finire del 1979, ma soffre del clima non certo idilliaco in cui è stato partorito. Il consumo di alcool e droga porta alla degenerazione dei rapporti personali in seno alla band. Dopo un album dal vivo Eagles Live e dopo un Greatest Hits: Vol II il gruppo si scioglie, siamo al 1982.
Ancora successo
Gli anni ’80 vedono gli ex membri della band tentare la carriera
solista, Frey e soprattutto Henley riescono a costruire un discreto
successo, gli altri membri invece si dividono tra album solisti
scarsamente rilevanti e collaborazioni con altri cantanti o gruppi
musicali.
Nel corso degli anni la nostalgia tra il pubblico per quelle soavi canzoni country rock aumenta, e nel 1993 viene decisa la realizzazione di un CD
tributo alla band, con i pezzi migliori degli Eagles cantati dalle voci
country più in voga. Il disco vende oltre tre milioni di copie, e
ancora oggi è il disco tributo che ha venduto di più nella storia. Gli
Eagles, trovatisi sul set per il video musicale di lancio del CD, si
accorgono che è il momento di rimettersi in moto, avendo anche superato
le grosse difficoltà nei rapporti tra loro stessi.
Negli anni precedenti tutti i membri della band erano parsi
categorici nel negare una reunion del gruppo, Don Henley disse che
l’unica possibilità si sarebbe avuto solo se l’inferno si fosse
congelato.
E così avvenne, nel 1994 Hell freezes Over segna il ritorno degli Eagles sulla scena con Timothy Drury
alle tastiere. L’album contiene 4 inediti registrati in studio più un
live dei loro maggiori successi. Le vendite li premiano ancora una
volta, sembra tornato il sereno. Il DVD di Hell freezes Over diventa in breve quello che è a tutt’oggi, ossia il DVD più venduto della storia della musica.
Tra tournée estenuanti e periodi di sano distacco l’attività della
band procede più che altro sulla forza dei vecchi successi. Nel 1998 avviene pure l’entrata nella Hall of Fame, ma l’ennesima crisi è dietro l’angolo.
Nel nuovo millennio
Nel 2001
a febbraio, viene improvvisamente licenziato Don Felder per dissidi con
Henley e Frey; il gruppo torna ad essere un quartetto, ma si rimette
subito on the road per celebrare il trentennale. L’attività continua
anche in questi ultimi anni, nel 2003 esce un nuovo singolo, Hole in the World e nel 2004 parte l’ennesimo tour che culminerà nel 2005 con l’uscita del nuovo DVD live della band “Farewell I – Live from Melbourne” contenente un paio di canzoni inedite. Il 2006
vede la band impegnata ulteriormente nel vecchio continente con
l’ultima parte del Farewell I tour e con la novità di un nuovo album in
studio “Long road out of Eden” , più volte rinviato, uscito in Italia
il 26 ottobre 2007. Il nuovo singolo è “How long” (forse il titolo si
riferisce all’attesa dei fan per un nuovo disco?) e vede come lead
vocals Glen Frey e Don Henley. L’album (doppio) ha una track list
lunghissima, rispetto agli album precedenti (che uscirono tutti quando
gli unici supporti erano il vinile e la cassetta analogica): 20 canzoni
– 11 sul primo cd e 9 sul secondo e darà quindi spazio ai quattro membri per soddisfare i fan diversamente legati ad ognuno di loro.