Descrizione
Franco Cristofori
ALFREDO TESTONI
la vita , le opere , la città
L’ esperto ed insigne esegeta di cultura e civiltà bolognese Franco Cristofori racconta con la spontanea passionalità di linguaggio e la vivacità espressiva tipicamente felsinee la vita e le opere di Alfredo Testoni, drammaturgo professionista e poeta dialettale a tempo perso con l’ hobby del tortellino anche se non disdegnava affatto neanche le altre due “T” che simboleggiano e caratterizzano da sempre la città petroniana, celebrata ed esaltata nelle sue geniali commedie e composizioni in vernacolo.
Un magnifico ed imponente volume ricchissimo di illustrazioni, con tantissime fotografie, locandine, disegni, vignette ed immagini d’ epoca
Edizioni Alfa Bologna, Collana Storia Costumi e Tradizioni vol. 15 1981 , volume cartonato con cofanetto, formato cm.24×31,4 , 320 pagine
IN OTTIME CONDIZIONI
Alfredo Testoni (Bologna, 11 ottobre 1856 – Bologna, 17 dicembre 1931) è stato un commediografo e poeta italiano, autore di testi in italiano e in dialetto bolognese. È noto soprattutto per aver scritto la commedia Il cardinale Lambertini, grande successo teatrale sin dal 1905, riproposto poi sullo schermo dall’attore Gino Cervi in un film diretto da Giorgio Pàstina. Il nipote, Gian Carlo Testoni, è stato uno dei più noti parolieri italiani, padre del compositore Giampaolo Testoni.
Gli inizi
Nato in Via San Felice, nel centro storico di Bologna, Alfredo Testoni iniziò a scrivere giovanissimo. Non aveva ancora compiuto vent’anni quando, nel gennaio 1877, la sua farsa Lucciole per lanterne venne messa in scena in un importante teatro cittadino, il “Teatro del Corso” di Via Santo Stefano (distrutto da un bombardamento nel 1944). Fu un insuccesso, ma il fiasco non lo scoraggiò.
Il suo lavoro principale all’epoca era comunque il giornalismo (Testoni collaborò tra gli altri con l’umoristico Ehi! ch’al scusa e con Il Resto del Carlino, testata sulla quale, tra l’altro, licenziò a puntate il romanzo Ma…, venendo pagato poco più di una lira per ogni appendice), ma nel corso degli anni il crescente successo delle sue commedie lo portò col tempo a dedicarsi esclusivamente al teatro.
La produzione dialettale
Alfredo Testoni scriveva principalmente in dialetto bolognese. È ritenuto l’autore più prolifico e più rappresentato del teatro petroniano con le sue decine di commedie. Già nel 1886 pubblicò una raccolta in due volumi delle sue opere dialettali, intitolata Teater bulgneis (“teatro bolognese”).
Tra le sue commedie, ricordiamo Al tròp è tròp (“Il troppo è troppo”) del 1878, Insteriari (“Stregonerie”) del 1881, Pisuneint (“Inquilini”) del 1883, Acqua e ciaccher(“Acqua e chiacchiere”) del 1899, El noster prossum (“il nostro prossimo”) del 1910, Quand a j era i franzis (“quando c’erano i francesi”) del 1926, El fnester davanti (“le finestre davanti”) del 1927.
Testoni fu anche un apprezzato poeta dialettale, famoso per i suoi umoristici Sonetti della Sgnera Cattareina (“la signora Caterina”). Ma la sua opera più importante, Il cardinale Lambertini, venne scritta in lingua italiana.
Il ricordo di Bologna
La sua città l’ha ricordato intitolandogli la via in cui abitò fino alla morte e un teatro.
Le sue commedie dialettali vengono rappresentate ancora oggi, e sono nel repertorio di tutte le compagnie teatrali petroniane. Ogni anno la Compagnia Teatroaperto mette in scena Il cardinale Lambertini presso il Teatro Dehon, gestito dalla compagnia stessa.
Lo stesso Testoni scrisse negli ultimi anni della sua vita una serie di volumetti che andarono a costituire infine un libro unico, in memoria della città di quando era giovane, Ottocento bolognese, facendovi confluire una vera e propria rievocazione nostalgica della Bologna del secondo Ottocento, assieme a numerosi aneddoti che videro protagonisti i personaggi di maggiore rilievo attivi in quel periodo nella città felsinea.