Descrizione
I RACCONTI DI TROIA
SE IL TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE E’ DI PER SE’ GIA’ PIUTTOSTO EQUIVOCO, L’INCIPIT DELLA PRIMA PAGINA INTERNA NE CONFERMA IN PIENO IL LAIDO PROFILO E GLI SQUALLIDI INTENTI :
“TROIA : IL NOME DOVREBBE GIA’ DIR TUTTO; E’ UNA RIDENTE CITTA’ CHE PROSPERA SUL RACKET DELLA PROSTITUZIONE E SUI SUOI DERIVATI….”
SI TRATTA COMUNQUE DI UN FUMETTO EROTICO POPOLARE MINORE IN FORMATO ALLARGATO TIPO BONELLI CHE RIVISITA LA MITOLOGIA EPICA ANTICA IN CHIAVE BRILLANTE ED UMORISTICA, OLTRE CHE DISGRAZIATAMENTE OSCENA.
I TESTI SONO PERLOMENO ATROCI ED IRRITANTANTI, AL LIMITE DEL RIPUGNANTE, INFARCITI DI DOPPI SENSI BECERI E VOLGARI, OLTRE CHE OVVI E BANALI.
I DISEGNI (PATETICAMENTE GROSSOLANI, DOZZINALI ED APPROSSIMATIVI) SONO ATTRIBUITI AD UN IMPRECISABILE A. VISCONTI, CHE PROBABILMENTE NON AVEVA NESSUNA PARENTELA COL PIU’ FAMOSO LUCHINO
cover art : Franco Picchionni
In questo numero è degno di nota un riferimento a pag.19 al noto impresario dell’epoca Ezio Radaelli, illustre figura di spicco del mondo dello spettacolo italiano tra i primi anni cinquanta e i tardi anni settanta, inventore tra l’altro del concorso di Miss Italia, del Cantagiro e organizzatore di numerose edizioni del festival di Sanremo
EDIZIONI ELLEPI / S.G.E. G. SPADA , AGOSTO 1973