Descrizione
PREMESSA: LA SUPERIORITA’ DELLA MUSICA SU VINILE E’ ANCOR OGGI SANCITA, NOTORIA ED EVIDENTE. NON TANTO DA UN PUNTO DI VISTA DI RESA, QUALITA’ E PULIZIA DEL SUONO, TANTOMENO DA QUELLO DEL RIMPIANTO RETROSPETTIVO E NOSTALGICO , MA SOPRATTUTTO DA QUELLO PIU’ PALPABILE ED INOPPUGNABILE DELL’ ESSENZA, DELL’ ANIMA E DELLA SUBLIMAZIONE CREATIVA. IL DISCO IN VINILE HA PULSAZIONE ARTISTICA, PASSIONE ARMONICA E SPLENDORE GRAFICO , E’ PIACEVOLE DA OSSERVARE E DA TENERE IN MANO, RISPLENDE, PROFUMA E VIBRA DI VITA, DI EMOZIONE E DI SENSIBILITA’. E’ TUTTO QUELLO CHE NON E’ E NON POTRA’ MAI ESSERE IL CD, CHE AL CONTRARIO E’ SOLO UN OGGETTO MERAMENTE COMMERCIALE, POVERO, ARIDO, CINICO, STERILE ED ORWELLIANO, UNA DEGENERAZIONE INDUSTRIALE SCHIZOFRENICA E NECROFILA, LA DESOLANTE SOLUZIONE FINALE DELL’ AVIDITA’ DEL MERCATO E DELL’ ARROGANZA DEI DISCOGRAFICI .
LITTLE FEAT
waiting for columbus
Disco Doppio 2 LP 33 giri , 1978, warner bros , 66075 – 2xU, france
ECCELLENTI CONDIZIONI, both vinyls ex++/NM , cover ex++.
Little feat è un complesso rock statunitense formato nel 1969 dal cantautore, cantante e chitarrista Lowell George e dal tastierista Bill Payne a Los Angeles. Il gruppo si sciolse nel 1979, prima della morte di George, e si riformò nove anni dopo. Suonano un misto di blues, R&B, country, New Orleans funk e rock and roll.
- Interprete: Little Feat
- Etichetta: Warner Bros Records
- Catalogo: 66 075
- Data di pubblicazione: 1978
- Supporto:vinile 33 giri
- Tipo audio: Stereo
- Dimensioni: 30 cm.
- Facciate: 4
- Gatefold / Copertina apribile , original paper inner sleeves
Track listingLP 1 (sides 1 and 2)
LP 2 (sides 3 and 4)
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Waiting for Columbus is the first live album by the American rock band Little Feat, released in 1978. It was recorded during seven performances, four at the Rainbow Theatre in London 2-4 August 1977, and three at George Washington University‘s Lisner Auditorium in Washington, D.C.
8-10 August 1977. Local Washington radio personality Cerphe Colwell can
be heard leading the audience in a “F-E-A-T” spellout on the first
track of the album.
The band recorded and mixed enough material from these performances
for a triple LP, but for marketing reasons kept it to a double album.
Three of the unused tracks were included on their 1981 album Hoy-Hoy!.
Personnel / The Band
- Paul Barrère – guitar, vocals
- Sam Clayton – congas, vocals
- Lowell George – vocals, guitar
- Kenny Gradney – bass
- Richard Hayward – drums, vocals
- Bill Payne – keyboards, synthesizer, vocals
- Mick Taylor – guitar (“A Apolitical Blues”)
- Michael McDonald and Patrick Simmons – backing vocals (“Red Streamliner”)
With the Tower of Power horn section:
- Emilio Castillo – tenor saxophone
- Greg Adams – trumpet
- Lenny Pickett – alto saxophone
- Stephen “Doc” Kupka – baritone saxophone
- Mic Gillette – trombone, trumpet
Storia
Era George Lowell (1969-1979)
Lowell George incontrò Payne quando George era un membro dei Mothers of Inventions di Frank Zappa.
Payne fece un’audizione per i Mothers, ma non s’unì al gruppo. A loro
si affiancarono l’ex bassista dei Mother Roy Estrada e il batterista
Richie Hayward della band precedente di George, The Factory. Il nome
del complesso fu preso da un commento fatto dal batterista dei Mother
Jimmy Carl Black sul “little feet” (piede piccolo) di Lowell.
Ci sono tre aneddoti sulla nascita dei Little Feat. Uno è che George
presentò a Frank Zappa la sua canzone “Willin”, e che Zappa lo licenziò
dai Mothers perché sentì che George aveva troppo talento per esser
semplicemente un membro del gruppo, e gli disse di formarsi una sua
propria band. La seconda versione è che Zappa lo licenziò per aver
suonato un assolo di chitarra per 15 minuti con l’amplificatore spento!
La terza versione dice che Zappa lo allontanò perché “Willin” conteneva
riferimenti alla droga. Ironicamente, quando “Willin” fu incisa per il
primo, eponimo album dei Little Feat, George si ferì alla mano e non
poté suonare, così Ry Cooder
lo rimpiazzò e suonò la sua parte. Ciò fu una ragione perché “Willin”
venne re-incisa e inclusa nel loro secondo album Sailin’ Shoes.
Quest’ultimo è stato anche il primo disco dei Little Feat a contenere
disegni di copertina di Neon Park, che disegnò quella di Weasels ripped
my flesh di Zappa.
I primi due album, Little feat e Sailing shoes,
ricevettero un’acclamazione quasi unanime. La canzone di George
“Willlin” divenne un punto di riferimento, resa poi popolare dalla sua
inclusione nell’album Hart like a wheel di Linda Ronstadt.
La mancanza di successo commerciale portò comunque alla divisione
del gruppo, con Estrada che se ne andò per unirsi alla Magic Band di Captain Beefheart.
Nel 1972 i Little Feat si riformarono, con il bassista Kenny Gradney a
sostituire Estrada. La band aggiunse anche un altro
chitarrista/vocalist, Paul Barrere, e il percussionista Sam Clayton.
Questa nuova formazione cambiò radicalmente il sound del complesso,
virando verso il New Orleans funk. Il gruppo proseguì registrando Dixie Chicken
(1973) uno dei loro album più conosciuti, che includeva influenze e
stili musicali di New Orleans, come pure Feats don’t fail me now
(1974), che era un tentativo in studio di catturare parte dell’energia
dei loro concerti dal vivo. Dato che i membri dei Rolling Stones e dei Led Zeppelin
erano tra i fan fedeli dei Feat diedero prova della loro influenza
musicale. Mick Taylor, ad esempio, può essere ascoltato come ospite in
Waiting for Columbus. Lowell George era rispettato per il suo genio
idiosincratico, per creare melodie e testi sofisticati, e per il suo
alto standard di produzione. Però egli è probabilmente ricordato di più
per il suo esuberante, unico, slide style, caratterizzato da linee di
legato sostenute, cristalline. La sua voce calda, espressiva ha
influenzato molti artisti.
L’uscita di The last record album nel 1975 segna un altro
cambiamento nelle sonorità dei Little Feat, con Barrere e Payne che
cominciarono ad interessarsi al jazz-rock. Da questo album, la canzone
“All that you dream” fu utilizzata nell’ultima scena della serie TV
“The Sopranos”. Tuttavia loro jazz venne in seguito esteso in Time
loves a hero del 1977. Prima dell’incisione di The last record album,
il batterista Ritchie Hayward ebbe un incidente motociclistico e la
copertina del LP venne illustrato da copie dei suoi numerosi conti
ospedalieri.
Lowell George continuò a produrre gli album, ma il suo contributo di cantautore diminuì quando il gruppo passò al jazz fusion.
Nell’agosto 1977 i Little Feat registrarono un album live di successi
al “Teatro Rainbow” di Londra e all’auditorium Lisner di Washington. Waiting for Columbus
è considerato da numerosi critici musicali uno dei migliori dischi dal
vivo di tutti i tempi; uscì nel 1978, anno da cui divenne chiaro che
l’interesse di George per la band stava calando, come anche la sua
salute. George lavorò un po’ a quello che sarebbe divenuto Down on the
farm, invece incise un album solo Thanks, I’ll eat it here e annunciò
che i Little Feat si erano sciolti. Durante il tour di Thanks, I’ll eat
it here del giugno 1979, George venne trovato morto nella sua stanza di
hotel ad Arlington, Virginia. L’autopsia rivelò che la morte fu causata
da attacco cardiaco, sebbene è probabile che il peso di George, l’uso
di droga, e la fatica del tour contribuirono a ciò. I membri rimasti
terminarono e incisero Down on the farm prima di sciogliersi nel 1979.
Un retrospettivo album doppio, compilation di registrazioni rare e
tracce dal vivo, Hoy-hoy, uscì nel 1981.
Il periodo Craig Fuller (1988-1993)
Nel 1986 Richie Hayward, Paul Barrere e Bill Payne furono invitati a suonare in Blue slipper,
l’album di debutto di Helen Watson. Loro in seguito comparirono nel suo
secondo disco The weather inside. I vecchi membri rimasti dei Little
Feat poi si riunirono quando Barrere, Clayton, Gradney, Hayward e Payne
aggiunsero il cantautore Craig Fuller, già dei Pure Prairie League, e
Fred Tackett alla chitarra, mandolino e tromba. La band ammirava il
lavoro precedente di Fuller e fu impressionata quando fece il tour con
loro nel 1978 come parte del gruppo Fuller/Kaz. Loro non chiesero
neppure un’audizione, semplicemente dissero che avevano bisogno di lui;
la riformazione dei Little Feat fu completa. La prima uscita della
nuova formazione, Let it roll, fu un grande successo, garantendo ai Feat il loro primo disco d’oro.
Concerti tutto esaurito furono eseguiti in tutta la nazione, con show
entusiasmanti. La voce e la grande energia di Fuller furono la
principale ragione di tale successo. Barrere, Payne e soci erano
contenti della risposta del pubblico: essi non erano solo capaci di
riproporre i classici dei Feat, ma anche la nuova musica era valida.
Gli irriducibili dei Little Feat non potevano accettare il gruppo senza
Lowell George, ma i nuovi Feat con Fuller fecero un rientro in scena
che li fece conoscere ad una intera nuova generazione.
I Little Feat fecero due ulteriori dischi con Fuller, e la band
continuò i tour su larga scala. Fuller lasciò il gruppo, constatando
che i concerti richiedevano troppo tempo lontano dalla sua famiglia;
egli ha iniziato una carriera solistica e ancora collabora con i Feat
all’occasione.
Il periodo Shaun Murphy (1993-oggi)
Craig Fuller fu sostituito da Shaun Murphy nel settembre 1993. Con
Murphy il tono dei concerti dei Little Feat è più rilassato e si presta
a maggiori improvvisazioni libere. Gli album in studio con Murphy non
riuscirono ad attrarre molti dei fan originali e di seconda generazione
dei Feat. Nonostante ciò i nuovi Little Feat sono ancora apprezzati da
un pubblico entusiasta e ogni anno, negli USA e, all’occasione
all’estero, fanno tour regolarmente. Il gruppo arriva al suo 20°
anniversario con la band attiva come una volta, con appena un cambio
nella formazione dal 1988.
Alcuni dei più famosi musicisti e gruppi a suonare e registrare la musica dei Little Feat includono The Black Crowes, The Byrds, Jackson Browne, Nicolette Larson, Randy Newman, Robert Palmer, Linda Ronstadt, Carly Simon, Van Halen, The Tower of Power Horn Section.
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