Descrizione
PREMESSA: LA SUPERIORITA’ DELLA MUSICA SU VINILE E’ ANCOR OGGI SANCITA, NOTORIA ED EVIDENTE. NON TANTO DA UN PUNTO DI VISTA DI RESA, QUALITA’ E PULIZIA DEL SUONO, TANTOMENO DA QUELLO DEL RIMPIANTO RETROSPETTIVO E NOSTALGICO , MA SOPRATTUTTO DA QUELLO PIU’ PALPABILE ED INOPPUGNABILE DELL’ ESSENZA, DELL’ ANIMA E DELLA SUBLIMAZIONE CREATIVA. IL DISCO IN VINILE HA PULSAZIONE ARTISTICA, PASSIONE ARMONICA E SPLENDORE GRAFICO , E’ PIACEVOLE DA OSSERVARE E DA TENERE IN MANO, RISPLENDE, PROFUMA E VIBRA DI VITA, DI EMOZIONE E DI SENSIBILITA’. E’ TUTTO QUELLO CHE NON E’ E NON POTRA’ MAI ESSERE IL CD, CHE AL CONTRARIO E’ SOLO UN OGGETTO MERAMENTE COMMERCIALE, POVERO, ARIDO, CINICO, STERILE ED ORWELLIANO, UNA DEGENERAZIONE INDUSTRIALE SCHIZOFRENICA E NECROFILA, LA DESOLANTE SOLUZIONE FINALE DELL’ AVIDITA’ DEL MERCATO E DELL’ ARROGANZA DEI DISCOGRAFICI
PIERO ALOISE
quanto amore c’è / ecco è tutto qui
45 giri, stereo, EMI Italiana / Columbia, 3C006-18348, italy, 1978
CONDIZIONI BUONISSIME , vinyl vg++ , cover ex– (
piccola foratura promozionale / small promotional hole drill)Brani / Tracks
- Lato A
QUANTO AMORE C’E’
- Lato B
- ECCO E’ TUTTO QUI
- (Arrangiamenti e direzione di Vince Tempera)
A distanza di 2 anni dal primo singolo “Com’eri bella” arriva la seconda ed ultima fatica discografica del romantico ed ispirato chansonnier cosentino Piero Aloise, oggi unanimemente considerato con rabbia e rimpianto una delle più grandi occasioni perdute della canzone d’autore italiana ed irrecuperabile anello mancato nell’ evoluzione cantautorale da Luigi Tenco a Michele Pecora. La prima facciata è ‘Quanto amore c’è’, che si apre con dei versi davvero ben scritti (con
te quando il vento ti sfiora/ con te quando il vento ti culla/ per te
la mia mente non vola/ per te la mia anima bianca/ con te io copro i
miei sogni/ di te coloro i pensieri). Una dedica d’amore degna dei
miglior periodo degli ‘Opera’, e proprio nel ritornello una batteria
scandisce le parole di Piero che rifacendosi al titolo canta ‘ma quanto amore c’è fuori e dentro me, non è la prima volta… eppure, per noi è cosi’, fino
al finale che è un vero e proprio ringraziamento verso il destino che
ha voluto vicino a lui proprio quella donna. Poco da dire, ancora un
testo davvero ben scritto, e una parte strumentale impeccabile. Il lato B ci regala ‘E’ tutto qui‘, altro magistrale esempio di
canzone leggera, cosi come dovrebbe essere, non banale ma scorrevole e
piacevole. Qui Piero un po’ se la tira e non canta più la gioia e la felicità dell’amore, ma
un mesto addio dovuto ad incomprensioni e a sopraggiunta fiacchezza dei sentimenti (Mi potresti almeno dire addio/ e poi far pure a modo tuo/ buttare li un ‘ti amo’ stanco/ per confondere sorriso e pianto), nell’ amara e scettica rassegnazione fatalista che tutto finisce prima o poi, e così accade infatti – forse prematuramente – anche per la sua effimera carriera di cantante.