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LE NUOVE TECNOLOGIE DEL CINEMA D'ANIMAZIONE catalogo future film festival 2004

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Descrizione



FUTURE FILM FESTIVAL 

LE NUOVE TECNOLOGIE DEL CINEMA D’ ANIMAZIONE
New Technologies in Animation Cinema

Catalogo VI edizione 2004
antologia cartacea realizzata in occasione della sesta edizione della qualificatissima manifestazione bolognese che celebra sia il cartone animato classico e tradizionale che quello evoluto e d’avanguardia, insieme a tutte le loro varianti ed estensioni multimediali e trasversali

il volume riassume con coerenza dettagliata e sintesi esplicita il programma e le tematiche della rassegna/evento, attraverso una raccolta di interventi approfonditi e di contributi critico-tecnici ad ampio spettro sull’ entusiasmante ed articolata tematica dei processi di sviluppo e degli avanzamenti tecnologici nell’ animazione cinematografica

Il Future Film Festival di Bologna è la prima e più importante
manifestazione italiana dedicata alle nuove tecnologie digitali
applicate al cinema, alla tv, a internet: dall’animazione ed effetti
speciali, con il comune denominatore della sperimentazione dei nuovi
media e delle nuove tecnologie. L’edizione 2004 del Future Film Festival
presenta molte novità: innanzitutto, immancabile, l’appuntamento con
l’ultimo capitolo della trilogia de Il Signore degli anelli: Il ritorno
del Re. Non mancheranno anteprime importanti, incontri e retrospettive:
omaggi dedicati all’animazione russa, al maestro del cinema di Hong Kong
Tsui Hark, a Bill Plympton e a Ray Harryhausen, alla casa di produzione
giapponese Madhouse e al regista Satoshi Kon. In più Anime Fantasy una
rassegna del fantasy dall’Oriente. Da segnalare, tra le anteprime,
quelle di Arete Hime e di Resurrection of the Little Match Girl di Jang
Sun-Woo. 
Il catalogo si pone come strumento indispensabile non solo per
coloro che partecipano al Festival e alle sue proiezioni, ma soprattutto
per coloro che non possono essere presenti, e che sul catalogo potranno
trovare tutto ciò che è stato presentato. Il volume, interamente a
colori e con testo anche in inglese, raccoglie presentazioni,
approfondimenti e interviste su tutti i materiali cinematografici e sui
protagonisti del mondo dell’animazione. Il testo è accompagnato da un
ricchissimo apparato iconografico, assolutamente originale ed esclusivo,
con immagini inedite in Italia.

le principali sezioni all’ interno :
– MICHAEL DUMONTIER
– IL SIGNORE DEGLI ANELLI: IL RITORNO DEL RE
– MY LIFE AS McDULL  di Toe Yuen
– TAMALA 2010 a punk cat in space  by t.o.L.
– PARASITE DOLLS di Naoyuki Yoshinaga & Kazuto Nakazawa
– KAI DOH MARU e gli altri toons
– RESURRECTION OF THE LITTLE MATCH GIRL di Sun-Woo Jang
– LES ENFANTS DE LA PLUIE di Philippe Leclerc
– PALUMU NO KI di Takashi Nakamura
– ARETE HIME di Sunao Katabuchi
– omaggio a RAY HARRYHAUSEN
– omaggio a TSUI HARK
– omaggio a BILL PLYMPTON
– MAD HOUSE STUDIOS
– omaggio a KON SATOSHI
– RUSSIAN ANIMATION
– ANIME FANTASY
– Finding Nemo : PIXAR ANIMATION STUDIOS
– IL&M Industrial Light with Magic
– TIPPETT STUDIO : a new vision
– RHYTHM & HUES : gli animali parlano
– Blobs e altri blob: AARDMAN
– FILMAX : la Spagna animata
– SPARXS* : Robota, Zoé Kezako & Co.
– MIT MEDIA LAB : Cognitive Machines Group
– PLEIX : nuovi pixel
– CHRIS CUNNINGHAM creatore di mostri
– le colonne sonore nell’ età digitale
– etc


testo in italiano ed inglese / english and italian text 

a cura di Giulietta Fara e Oscar Cosulich

In cover : DRISCOLL WITH CHILDREN di Michael Dumontier

EDIZIONI PENDRAGON ,  TUTTO A COLORI ,  BROSSURATO, FORMATO CM. 17×24 , 128 PAGINE + COPERTINA

LE CONDIZIONI DEL VOLUME SONO OTTIME.


il Future Film Festival porta alla luce tutto ciò che di nuovo e interessante riguarda le tecnologie digitali applicate all’ immagine, dall’ esplorazione ormai tradizionale delle ricerche più avanzate a livello tecnologico fino alla presentazione dei risultati più stimolanti dal punto di vista estetico

the Future Film Festival brings to light everything new and interesting concerning digital technologies applied to image, from the traditional exploration of the most advanced researches in technology to the presentation of the most stimulating outcomes from an aesthetic point of view

Il Future Film Festival 2004 si tenne a Bologna dal 14 al 19 gennaio 2004. Questi i punti principali del programma :

Russian Animation

Omaggio all’ animazione classica russa con una retrospettiva completa dedicata alla casa di produzione Soyuzmultfilm, che dal 1936 ha creato più di 1500 film d’animazione

Omaggio a Tsui Hark

Hark maestro del cinema di Hong Kong, regista e produttore, ha attraversato gli anni ’80 e ’90 da pioniere reinventando i generi classici con effetti speciali artigianali e digitali, con un inedito equilibrio tra classicità e avanguardia. A cura di Luca della Casa e Carlo Tagliazucca

Omaggio a Bill Plympton

Animatore dal 1983, Bill Plympton rappresenta uno degli autori più innovativi sulla scena internazionale. Al FFF incontro con l’autore e retrospettiva completa da The Tune a Mutant Aliens fino all’ultimo I Married a Strange Person.

Anime fantasy

Anime fantasy

Da Saiyuki, rilettura del mito del fantasma, a Berserk, la storia di un ragazzo che in un crudele Medioevo diventa, con le armi, padrone del proprio destino, da Final Fantasy a Fire Emblem ispirato all’omonimo Fantasy Simulation Game, da El Hazard del gruppo Clamp a Night Warriors Inuyasha, fino al classico Laputa, il castello nel cielo di Hayao Miyazaki, tutte le sfumature del fantasy negli anime del Sol Levante.



Futuro dei Toons

Sezione
sempre presente al Future Film Festival con le novità più interessanti
nel campo dell’animazione, Il Futuro dei Toons quest’anno è
particolarmente ricca di programmi e di contenuti. Innanzitutto Kaidohmaru di Kanji Wakabayashi, uscito alla fine del 2001, prodotto dai team della SME Visual Works e della Production IG, gli stessi di Ghost in the Shell e Blood, the Last Vampire. Ma anche verso il pubblico dei bambini la Production IG si è fatta notare con la serie umoristica e un po’ surreale I vampiriani (Banpaiyan kyozu, 2001), una famiglia di vampiri dai gusti culinari molto particolari.

Alla stessa maniera la Gainax in collaborazione con gli altri più importanti studi d’animazione torna al surrealismo demenziale di FLCL (Furi kuri, 2000) con la nuova serie Abenobashi Magical Shopping Street (Abenobashi mahou shotengai, 2003), ambientato in un fanto-magico quartiere di Tokyo.

Un discorso a parte poi merita lo Studio Gonzo, noto anche in Italia per gli OAV di Blue Submarine n. 6
(1998): è sicuramente uno degli studi d’animazione emergenti, nato nel
1992 ad opera di Mahiro Maeda (già animatore allo Studio Ghibli),
Hiroshi Yamaguchi, Shinji Higuchi e Shoji Murahama (proveniente dalla
Gainax) e specializzatosi fin da subito nell’ambito della computer
grafica (Gonzo Digimation). Attivo in ogni settore dell’intrattenimento
animato, ha già prodotto notevoli anime per il web come I Wish You Were Here (2001), per la tv come Full Metal Panic! (2002) e Last Exile (2003), e ora si appresta all’esordio cinematografico.

Altra serie in programma nel Futuro dei Toons è Tokyo Pig, prodotta nel 2002 dalla Miramax Television in associazione con SME Visual Works.

l Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re

Terzo e ultimo appuntamento con la saga più famosa del mondo, portata sullo schermo da Peter Jackson e dalla squadra della Weta Workshop, che sarà presente al Festival con il making-of del film.

Tippett Studio

Per la prima volta, sarà presente al Future Film Festival lo studio di produzione fondato da Phil Tippett, Jules Roman e Craig Hayes, che ha realizzato gli effetti speciali per film quali Jurassic Park The Ring e sta mettendo a punto Hellboy e l’ultimo Matrix Revolutions.

Industrial Light + Magic

La casa di produzione più famosa del mondo fa il punto sulle innovazioni dell’animazione digitale per gli effetti speciali di Hulk e Terminator 3.

Pixar Animation Studio

Incontro con il team che ha realizzato il nuovo capolavoro Finding Nemo, di Andrew Stanton e Lee Unkrick, campione d’incassi negli USA.

Future Film Game

Appuntamento con i videogiochi: incontro con le case di produzione dei film in real time e con i direttori di produzione dei games più innovativi.

Digital Award

Alla sua quinta edizione, il premio Digital Award resta una delle sezioni immancabili del Future Film Festival.
In collaborazione con Alias.

Future Web Festival

Concorso internazionale per short film e opere realizzate per Internet. 
In collaborazione con Janus.

Future Film Short

Sezione dedicata ai cortometraggi provenienti da tutto il mondo, prodotti in animazione tradizionale, digitale e con effetti speciali. 

Il Future Film Festival è uno dei principali festival cinematografici italiani, di portata internazionale, dedicati all’animazione tradizionale e digitale e agli effetti speciali.

La manifestazione che registra la partecipazione dei più noti esperti italiani e internazionali del settore, è nata nel 1999 e si tiene a Bologna tutti gli anni, fino al 2010 in gennaio e dal 2011 in primavera. Gli incontri e le proiezioni si svolgono in uno o più cinema del centro cittadino mentre il “Future Village” (ufficio accrediti, ufficio stampa, laboratori, conferenze stampa, area relax) situato presso Palazzo Re Enzo in Piazza del Nettuno.

Ogni anno il festival offre due generi di appuntamenti. Una serie di incontri e tavole rotonde – aperte al pubblico – tra registi, direttori artistici e creativi, per discutere, vedere e analizzare le loro opere e le tecniche scelte per realizzarle. Nel corso di questi incontri è spesso possibile osservare anche documentari dedicati al backstage e al making of delle opere presentate.

D’altra parte il FFF è una rassegna cinematografica ove il pubblico ha la possibilità di vedere in anteprima diverse pellicole d’animazione (e non) di autori di tutto il mondo. Uno “sguardo al futuro del cinema” come recita lo slogna preferito del Future Film Festival, impreziosito da un’ampia serie di retrospettive di storia dell’animazione e della fantascienza, con – ultimamente soprattutto – incontri sull’applicazione delle nuove tecnologie in altri campi, come internet e videogiochi. Nel 2005 è stato indetto anche un concorso dedicato al cosplay.

Il Future Film Festival ospita inoltre la competizione Future Film Short, dedicata ai cortometraggi, e dal 2007 il Platinum Grand Prize che premia il miglior lungometraggio in concorso. Dal 2009 parte della programmazione del FFF è dedicata al 3D DAY, appuntamento nato con l’obiettivo di fare il punto sulla tecnologia stereoscopica in Italia e nel resto del mondo attraverso incontri e una serie di proiezioni in 3D.

Il progetto del festival è nato nel 1998 dal successo di una retrospettiva su James Cameron, promossa dalla rivista cinematografica Voci Off e dal Cinema Lumière e curata dai critici cinematografici Andrea Romeo e Mauro Tinti. La prima edizione, diretta dal giornalista Andrea Romeo, dal direttore del Cinema Lumière Andrea Morini e dall’illustratrice, scrittrice e critica d’arte Giulietta Fara ha luogo nel gennaio 1999 (23-26 gennaio) presso il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna.

Dal 2000 al 2002 la manifestazione è stata diretta da Giulietta Fara e Andrea Romeo. Dal 2003 i direttori del Future Film Festival sono Giulietta Fara e il giornalista Oscar Cosulich.

Da rilevare come l’Associazione Amici del Future Film Festival, fondata nel 2001, si stia impegnando nello sviluppo di un progetto culturale di più ampio respiro per cercare di promuovere l’impiego della creatività giovanile nel campo dell’animazione e dell’utilizzo del digitale in Italia attraverso l’ideazione e l’organizzazione di manifestazioni e concorsi quali Movi&Co.Enel Digital ContestYou Blue Viral ContestProjects Award.

Il Future Film Festival è anche tra i membri fondatori della Regione Animata, network di aziende, festival e autori della Regione Emilia-Romagna e sostenuto dalla Regione ER e dalla Film Commission della Regione stessa.

FUTURE FILM FESTIVAL 2004 – Animazione giapponese: le produzioni dello studio Mad House

Tra le numerose sezioni
del Future Film Festival 2004 un posto di rilievo lo occupa certamente
quella dedicata alla Mad House, casa di produzione fondata nel 1972 e
affermatasi definitivamente negli anni Ottanta con film di altissimo
livello, che hanno contribuito in maniera determinante all’affermazione
del cinema d’animazione giapponese nel mondo. Oggi la Mad House è uno
dei più importanti studi di produzione giapponesi, con una serie di
progetti che coinvolgono società operanti in campo cinematografico di
molti paesi dell’Estremo Oriente e forti legami anche con Hollywood,
culminati con la collaborazione alla realizzazione di Animatrix, i cortometraggi animati ispirati alla serie Matrix
dei Wachowski Brothers. È stato lo stesso presidente della Mad House,
Maruyama Masao, presente al Festival, a illustrare nel dettaglio i
progetti presenti e futuri dello studio e la complessa macchina
organizzativa che conduce, passo dopo passo, alla realizzazione delle
molteplici attività della casa di produzione. Al presidente Masao, e in
particolare a una delle ultime produzioni dello studio, il film Tokyo Godfathers,
i direttori del Festival Giulietta Fara e Oscar Cosulich hanno voluto
consegnare il Platinum Grand Prize, in segno di apprezzamento e stima
per un lavoro ormai trentennale.

Nell’ambito della rassegna, il Festival ha proposto una serie di opere prodotte dallo studio, a partire da Memories (1995), film di fantascienza a episodi ispirato ad alcuni racconti di Otomo Katsuhiro (regista del celeberrimo Akira),
che ha diretto l’ultimo episodio. Di grande impatto emotivo e
spettacolare anche i film di Kon Satoshi, già autore di manga, allievo e
collaboratore dello stesso Otomo e sceneggiatore di un episodio di Memories: Millennium Actress (2001) e Tokyo Godfathers (2003).


Millennium Actress,
secondo lungometraggio di Kon Satoshi, arrivato a Bologna dopo aver
vinto numerosi premi ad altre rassegne internazionali (Tokyo Anime Award
Film Festival), è un’intervista-documentario a Chiyoko, anziana attrice
cinematografica giapponese che una coppia di giornalisti intervista per
raccogliere una testimonianza della sua straordinaria carriera.
Mantenendo un sapiente equilibrio tra rievocazione della storia
giapponese e autobiografia privata, Millennium Actress è uno
straordinario viaggio nella memoria, che mescola con rara maestria
compositiva registri diversi (dal melodramma al comico) delinenando una
romantica vicenda d’amore impossibile, affiancata dalla riflessione sul
disperato tentativo di esorcizzare il tempo e la solitudine attraverso i
ricordi e gli oggetti.


Tokyo Godfathers
racconta invece del viaggio per le strade della grande metropoli
giapponese di un senzatetto, un travestito e una ragazza scappata di
casa alla ricerca dei genitori di una neonata che la sorte ha fatto loro
incontrare. Pur mantenendo la medesima scelta stilistica della
compresenza di più registri (ma con toni più sfumati eppure, spesso, più
incisivi), Tokyo Godfathers affronta senza compromessi la
difficoltà di conservare la propria individualità e i propri affetti in
una società in preda al travaglio consumistico (non a caso il film è
ambientato nel periodo tra Natale e Capodanno), alla ricerca di un
barlume di umanità, compartecipazione e calore.

Tra gli altri film presentati al Festival, non va dimenticato Nasu: Summer in Andalusia
(2003) di Kosaka Kitaro, uno dei maggiori rappresentanti dello studio
fin dagli anni Ottanta, che proprio con questo film ha partecipato al
Festival di Cannes 2003. Il mediometraggio (47′), che narra la storia di
una tappa ciclistica della Vuelta di Spagna, è un piccolo gioiello di
tecnica, dialoghi e caratterizzazione dei personaggi, in grado di
calibrare con perfetta efficacia i tempi narrativi fino a creare una suspence costante.
C’è spazio, infine, anche per una finestra sui nuovi progetti della Mad House. Il più importante di essi, Afro Samurai,
di cui è stato presentato in anteprima il trailer, sarà diretto da
Koike Takeshi, giovanissimo regista già messosi in luce nell’episodio World Record di Animatrix e che si appresta a raccogliere l’eredità di Otomo Katsuhiro e Kon Satoshi.


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